Quando si apre un nuovo spazio teatrale è sempre una vittoria, da parte della cultura nei confronti di un’imperante tendenza alla massificazione commerciale degli spazi. In poche parole ci si sente meno soli, più considerati e meno “utilizzati” come polli di batteria in una società che intende gli individui pari a merce di scambio per centri commerciali sempre più spersonalizzanti, o sale gioco dagli effimeri miraggi di ricchezza. Ecco perchè plaudiamo con entusiasmo alla neonata Officina Teatro che ha aperto i suoi battenti lo scorso 1 dicembre, a San Leucio, Caserta. Nei locali dismessi di una vecchia fabbrica, la cooperativa Mutamenti, autofinanziandosi, ha investito 10.000 euro per restituire ai casertani una sala di novanta posti circa, in cui platea e spazio scena possono adattarsi alle esigenze degli spettacoli proposti, trasformando la stessa fisionomia del teatro.
Alla direzione artistica Roberto Solofria e Michele Pagano.
Così, dopo l’inaugurazione, l’8 ed il 9 dicembre sarà in scena il primo spettacolo di questa stagione d’esordio, “Muà, tra le donne di Annibale”, ed il 20 il pubblico potrà assistere alle prove aperte di “Circus” spettacolo che unisce teatro e circo, che debutterà il 22 e che ci accompagnerà verso il nuovo anno quando verrà presentata una programmazione più definita.